Indietro Il CdA di acquevenete approva all’unanimità il Bilancio Intermedio al 30 giugno 2024

Il CdA di acquevenete approva all’unanimità il Bilancio Intermedio al 30 giugno 2024

Data di pubblicazione

12 ago 2024


È stato approvato lo scorso martedì dal Consiglio di Amministrazione di acquevenete il Bilancio Intermedio al 30 giugno 2024 che evidenzia la solidità patrimoniale e finanziaria di acquevenete in linea con il Budget 2024, confermata dalla relazione licenziata da CRIF in data 26.7.2024, con l’emissione del solicited rating BBB- con Outlook Stable che consolida la società nella fascia Investment Grade. 

Acquevenete è stata il primo gestore idrico del Veneto e tra i primi cinque in Italia a diventare Società Benefit, facendosi apripista di un progetto di Viveracqua che coinvolge anche gli altri gestori pubblici veneti.

La trasformazione in Società Benefit e la relativa modifica statutaria avvenuta lo scorso novembre 2023 fanno parte dell’evoluzione che acquevenete ha avuto a partire dal 2017 con la volontà di esprimere, attraverso la mission e azioni concrete, il proprio percorso di sostenibilità e innovazione. 

Con l’analisi di verifica effettuata nel primo semestre 2024 relativa al raggiungimento dei 12 obiettivi tracciati nel Budget integrato con i target ESG, acquevenete conferma l’impegno nello sviluppo sostenibile del territorio servito e nella creazione di valore per la collettività, i lavoratori, i Comuni Soci e tutti gli stakeholder.
Il risultato economico del periodo intermedio 30.06.2024 è pari a euro +706.542.

L’EBITDA al 30.06.2024 è pari a euro +15.196.587, contro euro +14.512.609 del primo semestre dell’esercizio precedente (euro +683.978 pari a +4.7%).
Per un sintetico approfondimento sui lavori e sulle nuove opere, nel primo semestre 2024 sono stati effettuati investimenti per 19.632.183 euro. Tra questi, le opere di collegamento al sistema idrico della nuova condotta di 600 mm di diametro lungo la direttrice Ponso-Montagnana-Pojana Maggiore, che - unitamente alla realizzazione di un nuovo serbatoio nel comune di Montagnana - hanno consentito la sostituzione delle fonti idropotabili contaminate da Pfas nei comuni di Montagnana, Borgo Veneto, Casale di Scodosia, Megliadino San Vitale, Merlara, Pojana Maggiore e Urbana. Grazie a questo importante investimento, del valore complessivo di 28 milioni di euro, tali territori sono ora riforniti con acqua di elevata qualità proveniente dalla fonte di Camazzole, a Carmignano di Brenta.

Il monitoraggio sui lavori PNRR da realizzare a valere sulla linea M2C4-I4.2 - “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti” – non rilevano ritardi e consentiranno, in entrambi gli ambiti, la distrettualizzazione della rete idrica, il controllo attivo delle perdite, la gestione della pressione, lo smart metering. Al 30 giugno, in riferimento ai lavori PNRR, sono stati realizzati investimenti per euro 2.603.744.

Piergiorgio Cortelazzo, Presidente di acquevenete, ha commentato: "L'approvazione del Bilancio Intermedio al 30 giugno 2024 è una conferma della solida gestione di acquevenete e dell'impegno continuo verso la sostenibilità e l'innovazione. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, tra cui un significativo aumento dell'EBITDA e gli importanti investimenti realizzati, come il progetto di collegamento idrico lungo la direttrice Ponso-Montagnana-Pojana Maggiore che rappresenta un grande passo in avanti nella lotta contro la contaminazione da Pfas, per la salute e il benessere delle comunità servite. Continueremo a lavorare con dedizione per il miglioramento delle infrastrutture e la creazione di valore per tutti i nostri stakeholder."
 

Condividi su