acquevenete diventa Società Benefit

acquevenete diventa Società Benefit

Acquevenete è il primo gestore idrico del Veneto e tra i primi cinque in Italia a diventare Società Benefit, apripista di un progetto di Viveracqua che coinvolge tutti i gestori pubblici veneti.

Lo hanno deciso oggi in assemblea i sindaci dei Comuni soci all’unanimità, dopo aver raggiunto l’unanimità dei voti anche nei rispettivi consigli comunali, approvando le modifiche dello statuto che hanno dato il via libera alla trasformazione di acquevenete in Società Benefit, per “perseguire più finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di territorio, ambiente, comunità, persone e altri portatori di interesse”.
Concretamente, la società svolgerà le proprie attività con particolare attenzione a tre finalità specifiche di beneficio comune:
•    destinare il valore generato al finanziamento di attività di ricerca e investimenti per lo sviluppo sostenibile e la resilienza del ciclo idrico integrato nel territorio;
•    promuovere nella collettività una cultura ambientale finalizzata alla diffusione di conoscenza consapevole e responsabile del valore, dell’uso e del riutilizzo della risorsa idrica;
•    favorire l’inclusione sociale, agevolando o ampliando l’accesso al servizio idrico integrato.

“Si tratta di un passaggio molto importante attraverso il quale, anche a livello statutario, acquevenete conferma la propria vocazione aziendale orientata alla sostenibilità – commenta il presidente Piergiorgio Cortelazzo. - Nel nostro oggetto sociale abbiamo dichiarato l'integrazione di attività istituzionali e lavorative con quelle finalità di beneficio comune che producono un impatto positivo sulla comunità e sul territorio. Queste finalità scaturiscono dagli stessi valori che, sei anni fa, hanno portato alla nascita e all'evoluzione della nostra azienda, quali etica, responsabilità, trasparenza, giustizia, equità, coraggio, ascolto, e che si evolveranno in coerenza con i principi dettati dall'ONU nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Oltretutto, in un contesto globale di crescente attenzione all’approccio alla sostenibilità, lo schema della Società Benefit appare quanto mai calzante e perfetto per le sfide che anche il futuro ci riserverà.” 
“Una bella notizia per il territorio in cui operano e per tutte le società benefit” secondo Mauro Del Barba, Presidente di AssoBenefit, l’associazione nazionale per le Società Benefit. “Da anni siamo convinti che le partecipate, specialmente quelle che si occupano di acqua o beni comuni, debbano unirsi alle altre società benefit italiane, oggi oltre 3.200, per sensibilizzare i cittadini e portare direttamente le istituzioni locali e nazionali nella sfida della sostenibilità del mercato.”


Il forecast 2023

Sugli stessi principi è basato il forecast presentato ai sindaci, costruito per misurare in modo oggettivo il raggiungimento degli obiettivi strategici e delle azioni inseriti nel budget 2023, che era stato predisposto con l’intento di far convergere tutti gli sforzi delle diverse aree aziendali verso un piano di azione che coniugasse l’esigenza di garantire servizi accessibili, anche in termini economici, ed efficienti con i principi più sfidanti della sostenibilità e dell’economia circolare.

Entrando nel dettaglio, per il 2023 erano stati fissati dodici obiettivi: ridurre le perdite idriche e preservare la risorsa acqua per le future generazioni; salvaguardare la qualità e la biodiversità dei corsi d’acqua e del sottosuolo; efficientare i consumi energetici e consolidare l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili; ridurre la produzione di fanghi derivanti dalle attività di depurazione e favorirne il recupero; ridurre le emissioni in atmosfera e favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici; fornire acqua sicura e di qualità; garantire la soddisfazione dell’utente in termini di tempo e qualità della prestazione richiesta con strumenti innovativi, facilmente accessibili e sostenibili; promuovere il consumo responsabile e consapevole dell’acqua pubblica; migliorare le condizioni di salute e sicurezza per tutto il personale; investire sullo sviluppo continuo delle competenze del personale e rinforzarne il senso di appartenenza; favorire le pari opportunità e sviluppare politiche di conciliazione vita-lavoro; orientare la filiera dei fornitori verso una direzione sempre più improntata ai valori di etica, responsabilità e sostenibilità. 
La fotografia data dal forecast 2023 restituisce l’immagine di un’azienda solida, in grado di far fronte con regolarità sia agli impegni di breve che a quelli di lungo periodo assicurando il rispetto del Piano Economico Finanziario e dei Piani d’Ambito previsti e seguendo il trend delineato nella programmazione pluriennale aziendale.

La programmazione degli investimenti 2023, così come era stata prevista nel budget, è stata adeguata nel corso dell’anno per dare attuazione agli interventi legati al progetto “Sustainable Water Management – Reti di distribuzione Ambito Bacchiglione” presentato dalla rete di impresa formata da acquevenete, Viacqua e AcegasApsAmga, destinatario di un contributo complessivo di circa 33milioni di euro attraverso il PNRR. Complessivamente, gli investimenti a fine anno saranno di circa 40 milioni di euro.

“Il 2023 è stato un anno sicuramente impegnativo, ma non privo di soddisfazioni – commenta ancora il presidente Cortelazzo - e ci ha visto attivi su molteplici fronti. Da un lato per realizzare gli investimenti previsti, cogliendo anche l’enorme opportunità rappresentata dal PNRR, dall’altro per quanto riguarda il servizio clienti, con uno sforzo crescente per rispondere alle aspettative dei nostri utenti, anche spingendo sull’innovazione e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale”.

Il premio di ARERA

L’impegno e gli sforzi profusi da acquevenete sono stati riconosciuti anche da Arera che, a partire dal 2018, ha varato un piano incentivante che coinvolge tutti i gestori del servizio idrico del Paese, giudicati secondo sei diversi indicatori tecnici: perdite idriche, interruzioni del servizio, qualità dell’acqua erogata, adeguatezza del sistema fognario, smaltimento fanghi in discarica, qualità dell’acqua depurata. A partire dal 2020, l’Autorità ha esteso anche per la qualità commerciale questo sistema incentivante introducendo due macro-indicatori relativi all’avvio del rapporto contrattuale e alla successiva gestione dei contratti. Questo piano prevede dei premi o delle penalità, a seconda se gli obiettivi vengano raggiunti o meno. Per i risultati ottenuti nell’anno in corso, acquevenete ha conseguito un premio complessivo di 4,2 milioni di euro: 3 milioni di euro per la Qualità Tecnica e 1,2 milioni di euro per la Qualità Commerciale.
 
“L’effetto economico di questo premio è molto impattante e l’assemblea dei soci ha varato oggi un pacchetto straordinario di misure rivolte in particolare ad aiuti alle famiglie in difficoltà, a interventi straordinari di impatto ambientale e a misure welfare per i dipendenti – commenta il presidente dell’assemblea Intercomunale Edoardo Gaffeo. – attraverso le quali acquevenete investirà la somma ricevuta per migliorare ulteriormente le proprie performance.”
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