Acquevenete, l’intelligenza artificiale entra in azienda
“L’acqua ha la capacità di adattarsi. Noi anche”.
È questo lo slogan lanciato da acquevenete per annunciare il proprio ingresso nell’era AI, scegliendo soluzioni smart per rendere ancora più efficienti i servizi all’utenza.
Il progetto nasce con Azzurra, la nuova assistente digitale sempre a disposizione degli utenti, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, per aiutarli a destreggiarsi nel sito aziendale, www.acquevenete.it, reperire con maggior semplicità le informazioni cercate, scaricare in totale autonomia la modulistica e addirittura comunicare i dati della propria autolettura. Le potenzialità sono innumerevoli e si esplicano attraverso l’interazione con i singoli clienti.
“Si tratta di un’applicazione che utilizza l’intelligenza artificiale e l’elaborazione del linguaggio naturale per comprendere le domande degli utenti e automatizzare di conseguenza le risposte, simulando la conversazione umana – spiega l’ingegner Gaetano Guratti, dirigente dell’Area Clienti. – Azzurra può cioè gestire le interazioni e, allo stesso tempo, migliorare continuamente la qualità delle risposte.”
Dietro alla realizzazione dell’assistente digitale di acquevenete, raggiungibile in multimodalità, dallo smartphone al computer, c’è QuestIT, tech company senese specializzata nella produzione di tecnologie proprietarie d’intelligenza artificiale.
“L’assistente virtuale, ovviamente, non va a sostituire il professionista in carne ed ossa, bensì lo aiuta a svolgere le proprie mansioni nel miglior modo possibile – aggiunge il presidente di acquevenete Piergiorgio Cortelazzo - Il tutto in direzione di quell’innovazione che garantisce una maggiore rapidità nel compimento dei compiti istituzionali e nella risposta alle richieste dei cittadini e anche un migliore adattamento ai bisogni degli utenti e alle esigenze dell’azienda”.
Il progetto si completa con l’innovativo Utility Virtual Clerk (UVC), un vero e proprio collega virtuale, per la cui realizzazione acquevenete si è avvalsa della consulenza di Fincons Group. Grazie all’intelligenza artificiale, l’UVC ha imparato a riconoscere e categorizzare automaticamente le mail in ingresso per richieste su contratti e servizi, migliorando l’efficienza dei processi aziendali ed esentando il personale dallo svolgere attività manuali e ripetitive.
Le comunicazioni, relative ad esempio a volture o a problemi di allaccio, venivano infatti categorizzate e inserite manualmente nel CRM (il gestionale utilizzato dall’Area Clienti), con un gran dispendio di tempo.
Oltre a questo, l’UVC, riconosce e interpreta la modulistica ed eventuali documenti allegati. In questo modo supporta l’attività del Servizio Clienti per dar seguito alle richieste ricevute.
“L’intelligenza artificiale non vive solo nel nostro futuro, ma già nel nostro presente. – conclude il presidente Cortelazzo. – È un tema che può suscitare alcuni timori, principalmente legati all’impatto sul lavoro. In realtà, se affrontata con conoscenza, competenza e visione, può produrre molti effetti positivi sul lavoro e sulle relazioni tra colleghi, rivelandosi una fonte importante di valore aziendale”.