Glossario

la struttura funzionale all’attuazione del D.Lgs. 18/2023, attribuita all’Istituto Superiore di Sanità ai sensi all’articolo 19 dello stesso Decreto.

un qualsiasi evento che introduce pericoli nel sistema di fornitura di acque destinate al consumo umano o che non riesce a eliminarli da tale sistema.

l’insieme dei processi che presiedono alla fornitura e distribuzione di acqua destinata al consumo umano, comprendendo gli ambienti e i sistemi ove detti processi hanno luogo, che possono avere effetti sulla qualità dell’acqua; sono parte della filiera, tra l’altro, gli ambienti di ricarica o in connessione con gli acquiferi sotterranei o superficiali da cui sono prelevate acque da destinare al consumo umano, le fasi di prelievo delle risorse idriche da destinare al consumo umano, o, più in generale, gli approvvigionamenti di risorse idriche anche di origine diversa da destinare al consumo umano, il trattamento, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano, fino ai punti d’uso.

il gestore del servizio idrico integrato così come riportato all’articolo 74, comma 1, lettera r), del D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale), ovvero chiunque fornisce a terzi acqua destinata al consumo umano mediante una rete di distribuzione idrica, oppure attraverso cisterne, fisse o mobili, o impianti idrici autonomi, o anche chiunque confeziona per la distribuzione a terzi, acqua destinata al consumo umano in bottiglie o altri contenitori. Nel testo sono anche brevemente chiamati gestori idrici.

la severità o l’intensità dell’effetto una volta che si sia manifestato il pericolo, in relazione alla salute dei soggetti esposti e relativamente alla qualità igienico-sanitaria dell’acqua fornita (caratteristiche organolettiche, quantità erogata, continuità di erogazione, ecc.).

una combinazione della probabilità di un evento pericoloso e della gravità delle conseguenze se il pericolo e l’evento pericoloso si verificano nella filiera idropotabile.

un agente biologico, chimico, fisico o radiologico contenuto nell’acqua, o un altro aspetto relativo alla condizione dell’acqua, in grado di provocare danni alla salute umana.

si intende il piano attraverso il quale è definita e implementata l’analisi di rischio della filiera idropotabile, articolata in valutazione, gestione del rischio, comunicazione e azioni a queste correlate; esso comprende:
a) una valutazione e gestione del rischio delle aree di alimentazione dei punti di prelievo di acque destinate al consumo umano, effettuata in conformità all’articolo 7 del D. Lgs.18/2023, con particolare riguardo ai piani di tutela delle acque;
b) una valutazione e gestione del rischio del sistema di fornitura idropotabile (piano di sicurezza dell’acqua del sistema di fornitura idropotabile) che include il prelievo, il trattamento, lo stoccaggio e la distribuzione delle acque destinate al consumo umano fino al punto di consegna, effettuata dai gestori idro-potabili in conformità all’articolo 8 del D.Lgs. 18/2023;
c) una valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni all’edificio, effettuata in conformità all’articolo 9 del D.Lgs. 18/2023
 

spesso indicata come Water Supply Zone (WSZ), è un’area all’interno della quale le acque destinate al consumo umano provengono da una o varie fonti e la loro qualità può essere considerata ragionevolmente omogenea, sulla base di evidenze oggettive.

Decreto legislativo che recepisce la Direttiva (UE) 2020/2184, introducendo in Italia nuovi requisiti per la qualità delle acque destinate al consumo umano. Rende obbligatoria l'adozione dei Piani di Sicurezza delle Acque (PSA) da parte dei gestori idrici, con un approccio basato sul rischio lungo l'intera filiera idrica, dalla captazione alla distribuzione. Prevede inoltre l'estensione del monitoraggio a sostanze emergenti e garantisce maggiore trasparenza verso i consumatori.